Per un manipolatore il conflitto serve soltanto ad affermare il proprio potere

06.12.2014 15:00

Per colui o colei che manipola, il conflitto serve soltanto ad affermare il proprio potere.

Spesso colui o colei che manipola USA il litigio per mettere il partner davanti a delle contraddizioni.
La DENIGRAZIONE e la GENERALIZZAZIONE spuntano abbastanza facilmente, laddove non le si aspetta. Il manipolatore conosce l’Arte di accusare l’altro di ciò CHE EGLI STESSO CREA. Non si svela, ma porta l’interlocutore a farlo, con la prospettiva di far apparire colpevole il/la partner. Al termine delle sue MANOVRE, il manipolatore sentenzia la fine della SEDUTA concludendo a suo vantaggio e si ritira impedendo contraddittorio: “fermiamoci qui, ho da lavorare, io”.
Il partner rimane solo con le offese ricevute.

Il LITIGIO rappresenta un terreno privilegiato per un manipolatore, quindi provoca spesso battibecchi. Il partner si trova spesso nel mezzo di un violento alterco senza averne alcuna intenzione. Con il passare del tempo, per il partner manipolato, il timore di subire questi momenti diventa cronico e, invece di trovare i mezzi per neutralizzarli, la vittima prova soltanto ad evitarli, scendendo a compromessi o sottomettendosi. La persona che manipola vede e percepisce questa vulnerabilità; NE APPROFITTA: ripete le sue aggressioni, ne accentua l’intensità, poiché la sottomissione dell’altro NON BASTA MAI, la sottomissione dell’altro GLI E’ NECESSARIA.

Quando si comprende che la CRITICA è .... USATA per dominare e non per risolvere o migliorare... non ci sono domande da porsi. 

Si potrebbe rispondere a colui colei che manipola dicendo: 

" ne prendo atto",

e ... non.. aggiungere... altro. 

Non - sprecare -più - energie con un/una narcisista manipolatore/manipolatrice.

 

Scritto da Milo Segantin

Mediatore, Counselor e Coach